Il Ticino, un Trattore ed il mare.

In una bella domenica di inizio ottobre partiamo per visitare la vicina Pavia, ma strada facendo la meta cambia e ci fermiamo nella più piccola Vigevano. Visitiamo la bellissima piazza e dintorni, fidatevi merita una visita ma questo non è un post in cui mi sento un travel blogger. Lasciata la città ci spostiamo in auto lungo la SP185 che ci fa attraversare il nostro Ticino su un caratteristico ponte di barche, talmente caratteristico che al ritorno parcheggiamo vicino alla riva del fiume per vederlo da vicino. Questo però non è nemmeno un post in cui voglio parlare di ingegneria civile. 

Questo è un post in cui racconto la storia del rottame di trattore che colpisce la mia attenzione mentre mi avvicino al fiume. Povero, è davvero messo male, abbandonato ormai da troppo tempo.

Dalle dolci acque del Ticino la nostra storia si sposta in alto mare nel 1943, a bordo di un incrociatore britannico dove i due tecnici Claude Culpin e Horace E. Merrif hanno il compito di controllare e dare una sistemata al sistema idraulico di puntamento dei  grossi cannoni della nave.


I due sono bravi e finiscono in anticipo il lavoro ma di tornare a terra non se ne parla; nessuno ha pensato di portare un mazzo di carte e quindi cosa fare nelle lunghe giornate in mezzo al mare? Semplice, progettare qualcosa che potesse servire appena finita sta c... di guerra! Esperienza di mezzi fuoristrada cingolati ne avevano, quindi via cannoni e cingoli, quattro belle ruote ed ecco il nostro trattore!

Nuffield 470 sulle rive del Ticino

Il trattore pensato in alto mare venne poi realizzato nelle fabbriche di 
William Morris ed ebbe un'evoluzione (i primi avevano un motore 3800 benzina con 33CV!) fino agli anni 60, epoca probabile di quello abbandonato vicino al Ticino. 





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