Mela Annurca



Viste le notevoli proprietà di questo frutto ho pensato di una pianta nell'orto, sperando di raccoglierne un po' e di farle maturare nel modo giusto....

per promemoria copio qui sotto qualche info:

Questa varietà di melo, a differenza degli altri che dopo la raccolta possono essere direttamente consumate, deve subire un passaggio intermedio detto "arrossamento". Le mele vengono raccolte a partire dalla metà di settembre per essere poi sistemate a terra sui cosiddetti "melài" o "pòrche" ovvero su delle semplici strisce di terreno ricoperte da dei graticci di paglia ricavata dalla trebbiatura. Per i successivi 10-15 giorni vengono spesso girate a mano finché non raggiungono il tipico colore rosso.

Essendo una varietà di melo, anche il melo Annurca, è una pianta che può sopravvivere anche in climi freddo temperati mentre in inverno è capace di tollerare le basse temperature. Il caldo eccessivo non è però particolarmente indicato poiché potrebbe impedire il risveglio delle gemme durante la ripresa vegetativa durante la primavera successiva.Il melo Annurca non è particolarmente esigente per quanto riguarda il terreno, ma bisogna prestare attenzione solo al fatto che non vi sia troppo calcare anche se una discreta disponibilità di calcio risulta comunque fondamentale per evitare l'insorgere della butteratura amara. Evitare quindi possibilmente i terreni dal pH acido, carenti di calcio. Al momento del trapianto è fondamentale, per almeno i primi 2 anni, innaffiare con una certa frequenza in modo da aiutare l’apparato radicale a rendersi autosufficiente e quindi resistente. In seguito sono sufficienti, in linea di massima, degli interventi solo in caso di siccità, soprattutto nel periodo della fioritura e della fruttificazione.

Intorno alle piante appena trapiantate sarebbe buona cosa effettuare una pacciamatura organica a base di paglia o fieno, che protegga la pianta dall'ambiente circostante in modo da permetterle di assorbire l'acqua sufficiente alla sua sopravvivenza. Attenzione: la pacciamatura deve essere rabboccata periodicamente perché la paglia si decompone, mettendo al di sotto, con cadenza annuale, un po' di stallatico o altri fertilizzanti naturali.

Gli interventi di potatura vanno effettuati a fine inverno per eliminare principalmente i rami bassi, troppo fitti oppure secchi. Un altro intervento che andrebbe effettuato sulla pianta è quello di diradare i frutti: questo serve essenzialmente per avere mele più grosse ma, soprattutto, per evitare l’alternanza di produzione. Il melo Annurca non è particolarmente soggetto a malattie ma può comunque capitare che ne venga colpito. Le problematiche più comuni a cui questa varietà di melo va incontro sono tre:
  • la ticchiolatura, malattia fungina, si manifesta con tante piccole macchie scure tondeggianti su foglie e frutti
  • l'oidio, malattia fungina come la prima, provoca invece la comparsa sulle foglie della pianta di chiazze biancastre e polverose

    In entrambi i casi si può provare a prevenire l'insorgere di queste malattie arieggiando le chiome con le potature adatte; per intervenire si può ricorrere a dei rimedi naturali come, ad esempio,  dei macerati di equiseto o di tarassaco ma nei casi più gravi potrebbe rendersi necessario l'utilizzo di prodotti specifici come il polisolfuro di calcio per entrambe le malattie, oppure il rame per la ticchiolatura e lo zolfo o il bicarbonato di sodio per l’oidio. 

  • la butteratura amara è invece una fisiopatia, ovvero un’alterazione della pianta di natura non parassitaria  dovuta alla difficoltà  che la pianta stessa presenta nel trasferire il calcio fino a i frutti che si può facilmente evitare concimando preventivamente con carbonato di calcio, farine di alghe calcaree o cenere di legna.

Fonte:  https://www.piantinedaorto.it






Commenti